Missione compiuta!
L'incontro alla sede del CISSA per l'escursione di questo mite sabato invernale è fissato alle 8:00. Al mio arrivo in sede Sara P. e Vladimiro I. sono già intenti alla preparazione del materiale per l'esercitazione speleo e la raccolta dell'argilla. Unitomi a loro, inizio a sistemare la corda da 61 metri all'interno della sacca e scopro che pure quell'operazione è di grande importanza per la preparazione del percorso e la riuscita dell'esercitazione.
Ogni materiale infatti ha la sua tecnica di preparazione, il suo ordine d'uso e il suo modo d'utilizzo. Durante gli ultimi preparativi ci raggiunge Stefano A. Terminata la sistemazione del materiale all’interno delle auto, raggiungiamo il prato antistante la falesia Ombre Rosse. Questo “Roccione” è una parete rocciosa dal colore rossastro dall’avvicinamento nullo, molto apprezzata per la sua duttilità.
Scesi dalle auto il tempo si conserva sereno, anche se le nuvole e il vento freddo iniziano a farsi strada tra il Sole e noi. Tore M. e Francesco B. ci raggiungono nel piazzale e, indossata la tuta e il caschetto, ci incamminiamo per raggiungere l’ingresso della grotta di Cuccuru Tiria.
Insieme a Sara e Stefano ci prepariamo ad entrare all’interno della cavità. Il piccolo ingresso “a sepolcro” è posto quasi a pozzo e nasconde alla vista delle camere ben disposte ad accoglierci in piedi. Sara mi spiega che le prime frequentazioni umane della grotta sono da collocare nella preistoria. La prima camera che esploriamo conserva al suo interno alcune formazioni calcaree non del tutto deturpate e nella parete longitudinale, posto come un idolo sopra l'altare, svetta un vecchio scarpone da esploratore.
Muovendo le luci a mo’ di scanner iniziamo la ricerca dell’argilla. Dopo vari tentativi ne troviamo un discreto cumulo vicino ad una parete. Prima della raccolta Sara ci porta verso una piccola fessura della roccia posta a livello del pavimento che separa una camera dall’altra e scopro che viene chiamata simpaticamente "su stampu e' su cù". Il passaggio, infatti, consente l’accesso alla camera successiva solo dopo aver strisciato un tratto di circa due metri nella finissima terra, imbrattando in questo modo anche la tuta più pulita e dando così un senso al nome del pertugio!
Una volta entrati nella camera successiva ci soffermiamo ad osservare le conformazioni rocciose e formuliamo ipotesi sul possibile utilizzo di questo ambiente nella preistoria.
Tornati nella prima camera abbiamo scattato alcune foto dell'area selezionata, disponendo anche la palina metrica per ricavarne un giusto indice di proporzione, e preleviamo in maniera metodica e scientifica un campione d’argilla, preziosa per il proseguimento del laboratorio di Archeologia Sperimentale condotto da Sara P. e Aurora F. Dopo essere risaliti in superficie ed aver scherzato sul battesimo della mia tuta nuova, abbiamo fatto ritorno al prato del Roccione per preparaci a fare le calate speleo.
Indossati gli imbraghi e posti in spalla i tubolari, ci siamo diretti verso il punto di partenza dell’esercitazione. Vladimiro e Tore congegnano, tra i diversi punti d’ancoraggio, un percorso adatto alla pratica.
Questa è la mia prima esperienza su parete!
Testato il percorso, Stefano è il primo a percorrerlo, spinto dai consigli di Tore e Vladimiro, si misura con le corde egregiamente. Io e Sara attendiamo il nostro turno, guardando un cielo sempre più scuro e freddo.
Al mio turno la tensione è tanta. Trovarsi a tu per tu con la roccia è una forte emozione. L’adrenalina sale e la mente si libera da tutti i pensieri per concentrarsi nel dialogo tra la capacità e i rompicapi della parete. I consigli di Tore mi aiutano a ricordare ciò che ho appreso nella palestra del CISSA e a mettere tutto in pratica. Durante la discesa la gioia è stata tanta, se pur celata dalla concentrazione. Qualsiasi azione fatta in questi momenti ha infatti un’immediata conseguenza.
Calata pure Sara e ritirata l’attrezzatura tassativamente da noi novizi, torniamo al piazzale. Qui ci raggiungono Federico, Aurora F. e Marco S., per concludere questa bella giornata tra falò e allegre chiacchiere!