Grotta Pitzu 'e Crobis (stage speleo 2022)
"Pitzu 'e Crobis" è la grotta designata dal CISSA per l'ultima escursione dello Stage Speleo 2022. Il sito, conglobato nel sistema carsico di Cuccuru Tiria, è stato rilevato dalla nostra associazione nel 1977 ed è accatastato nel registro speleologico della Regione Sardegna col n.0645 SA/SU. L'uscita offrirà agli stagisti l'opportunità di mettere alla prova la loro preparazione fisica ed emotiva cimentandosi nella progressione su corda con l'uso degli attrezzi. All'escursione aderiamo in quattordici, di cui sette compagni CISSA (Francesco B., Betty, Adriano, Tore, Aurora, Federica e Francesco M.), e sette stagisti (Barbara, Carlotta, Claudia P., Claudia S., Sara, Mara e Marco). Caricata in auto l'attrezzatura speleo, alle otto del mattino ci avviamo verso Gutturu Xeu trovando parcheggio nelle consuete cunette sterrate lungo strada. Dopo aver indossato l'imbrago ci dividiamo i tubolari con le corde tra vecchi e nuovi amici. Poi, oltrepassato un cancelletto di rete metallica, cominciamo a percorrere lo sterrato che si apre alla nostra destra.
Il clima odierno, nonostante siamo alle porte di Novembre, è prettamente estivo con un bel sole che splende sul cielo azzurro. Dopo 1Km., giunti presso un deposito d'acqua, percorriamo un breve sentiero mimetizzato da arbusti e rovi. La grotta si svela all'improvviso presentando un ampia apertura a pozzo protetta da tre grandi grate in metallo che preservano la caduta del bestiame. Per poter accedere rimuoviamo tali grate e disponiamo un corrimano assicurandolo ad alcuni tronchi posti a debita distanza dall'ingresso in modo da poterci comodamente allongiare e raggiungere il bordo pozzo in sicurezza.
La grotta sarà armata da Francesco B. ed Adriano che cominciano a calarsi per predisporre i frazionamenti su due calate parallele (una ove scenderanno i corsisti, l'altra utilizzata per assistenza dai compagni CISSA). I salti da armare sono tre, indicativamente da 6, 12 e 3 metri. Dopo il salto da 12 metri verrà disposto un lungo corrimano che conduce alla terza calata.
Cominciamo, quindi, a far calare gli stagisti. Francesco M. segue la loro partenza a bordo pozzo, controllando il corretto montaggio della corda sul discensore, il passaggio della stessa nel freno moschettone, la costruzione della chiave e, una volta pronti a scendere, lo scioglimento della chiave controllato dalla mano sinistra pronta a pinzare la corda sul discensore. Verifica, inoltre, che si calino con la corda sempre tenuta (e mai lasciata) con la mano destra sfiorante il cosciale dell'imbrago.
Betty li attende al 1° frazionamento. Verifica la giusta postura che stanno assumendo mentre si calano e, quando giungono in prossimità del frazionamento, controlla che posizionino correttamente il moschettone della longe su quello dell'armo. Inoltre controlla la corretta sequenza che seguono per spostare e poi riarmare il discensore sotto il nodo di frazionamento.
Adriano accoglie i ragazzi al 2° frazionamento. Questo punto offre meno appigli da sfruttare per poter manovrare e, una volta oltrepassato, volge al salto più importante. Tore fa sicura ai ragazzi mentre si calano e li prepara ad avanzare in un corrimano che verte su un'insidiosa discenderia e termina al 3° frazionamento. Francesco B. coordina tutte le operazioni ed assiste i ragazzi nell'ultimo salto oltre il quale la grotta presenta un pavimento pianeggiante. I ragazzi, o per meglio puntualizzare, le ragazze (perché la quota rosa in questo stage è predominante), si calano correttamente e con fluidità.
Dopo che tutti gli stagisti superano l'ultimo frazionamento possiamo lasciare la nostra postazione per raggiungerli ed introdurci all'interno di un sistema di cunicoli. Avanziamo qualche metro a carponi nell'anfratto, per poi discendere verticalmente un'angusta strettoia cercando appigli ovunque con mani e piedi. Usciamo all'estremità di una scivolosa pietraia interessata da un accentuato dislivello negativo che termina sulle sponde di un suggestivo laghetto. Restiamo affascinati ad osservare il limpido specchio d'acqua ove galleggiano alcune lamine di calcare. Incuriositi, osserviamo un tronco d'albero adagiato sul fondo. In un angolo limitrofo alla riva rinveniamo un cumulo d'ossa, probabilmente di qualche capra precipitata in tempi remoti.
Tutt'intorno le stalattiti, rischiarate dalle nostre torce, risplendono sul vasto ambiente ove un'imponente stalagmite divide la sala del lago con la scoscesa discenderia. Gli attimi volano via e non possiamo soffermarci oltre. Salutato il laghetto, risaliamo la pietraia ed affrontiamo i divertenti cunicoli che, ancora una volta, saggiando la nostra tempra emotiva fronteggiano confini claustrofobici ...ed è uno spettacolo quando osservi i nuovi amici superare questi limiti!
Francesco B. richiama i compagni per assistere gli stagisti che ora devono cominciare a risalire. Pian piano tutti raggiungono la superficie sorridenti e soddisfatti per questa nuova esperienza. Gli ultimi ad uscire sono Adriano e Tore che disarmano la grotta. Dopo la foto di fine escursione ci ritroviamo nel consueto posto per mangiare giusto qualcosina, trovando Marco e Federico che hanno già avviato il fuoco. Si conclude così un'altra magnifica uscita CISSA, nella convivialità scherzosa tra amici.