Grotta delle Cinque Colonne (stage speleo 2022)
Oggi per gli stagisti si prospetta una giornata particolarmente impegnativa in quanto dovranno applicare sul campo le tecniche che i giorni scorsi hanno appreso durante le esercitazioni in sede. D'altronde, per gli speleologi la vera palestra è la grotta ove le asperità della roccia e, al contempo, la fragilità delle concrezioni tengono costantemente in allenamento la mente ed il corpo. La grotta che all'uopo il CISSA ha scelto è quella delle Cinque Colonne, ubicata sul monte Onixeddu.
I nuovi amici dimostreranno di saper utilizzare gli specifici attrezzi per la discesa e per la risalita su corda, non ultimo dovranno oltrepassare diversi frazionamenti. Per raggiungere la grotta si percorre un chilometro d'erto sterrato con carreggiabile alquanto angusta, intervallato da tratti franosi con qualche masso che rasenta il passaggio e termina in uno slargo pianeggiante ove c'è spazio sufficiente per le poche auto dei più temerari.
Sul lato monte si aprono alcuni saggi minerari, mentre volgendo verso la scarpata si contempla uno stupendo panorama sulle vallate che si protendono fino al mare. La grotta è ubicata un trentina di metri più avanti e presenta un insidioso ingresso a pozzo celato tra le rocce. Verso le 9:00 raggiungo l'altura insieme a Stefano, incontrando sul posto Michela, Vladimiro, Alberto, Adriano e Tore che stanno ultimando d'indossare l'attrezzatura per poi avviarsi ad armare la grotta.
Il resto del gruppo ha posteggiato le auto a valle, accanto alla strada, e sta risalendo lo sterrato a piedi. In tutto, tra compagni CISSA e stagisti, formiamo una squadra di sedici speleo: Francesco B. Betty, Federica, Vladimiro, Michela, Adriano, Alberto, Tore, Francesco M., Mara, Claudia S., Danilo, Davide, Sara, Claudia P. e Marco. All'ultimo minuto ci raggiunge Luca S. che entrerà in grotta con noi. Giunti sul pianoro, iniziamo la distribuzione di caschetti ed imbraghi presi dalla sede, opportunamente segnati con un numero che abbiamo associato ad ogni stagista in modo da evitare di regolare ogni volta una misura differente. Segue il controllo della vestizione e della corretta disposizione degli attrezzi sul maillon.
Ci avviamo, quindi, verso la grotta sostando negli spazi tra le rocce adiacenti l'ingresso. I compagni CISSA si dispongono accanto ad ogni frazionamento per fornire puntuale assistenza agli stagisti. Betty è posizionata all'imboccatura del pozzo e verifica che i nuovi amici effettuino correttamente tutte le operazioni.
Prima ancora di raggiungere il bordo i ragazzi si allongiano all'armo inziale stando attenti che la ghiera del moschettone sia orientata dalla parte opposta alla roccia.
Posizionata la corda sul discensore si avvicinano in sicurezza al primo frazionamento e, giunti a poca distanza dal nodo, bloccano la calata effettuando una chiave completa sul discensore e si allongiano al moschettone utilizzando la longe corta.
Ora che sono tranquillamente allongiati scaricano il discensore liberandolo dalla corda e lo rimontano nella medesima che scende sotto il nodo a otto (eseguono la stessa operazione anche col freno moschettone).
Ora fanno una chiave completa sul discensore e, sganciata la longe corta dal moschettone del frazionamento, possono disfare la chiave fatta poco prima e riprendere la calata (la corda che scorre sotto il freno moschettone dovrà essere mantenuta sempre con la mano destra e, per rallentare la discesa, sarà sufficiente alzarla verso l'alto).
Dopo circa tre metri di calata i ragazzi vengono accolti da Adriano che gli fornisce istruzioni per oltrepassare una deviazione. Atterrano su un piano inclinato con terriccio sdrucciolevole e devono fare particolare attenzione a non calpestare alcune pietre precariamente assestate.
Dopo essersi allongiati al 2° frazionamento, Adriano fornisce la dovuta assistenza osservando la corretta esecuzione delle medesime operazioni eseguite al 1° frazionamento, con la differenza che ora devono operare al buio con l'ausilio della luce frontale e sono costretti ad assumere una postura meno comoda. Qualche metro più in basso è disposto il successivo frazionamento ove li attende Francesco B.
Gli stagisti finora stanno procedendo sempre con i piedi pressoché poggiati in parete, ma nell'attimo in cui passeranno l'ultimo frazionamento godranno l'ebrezza di fare la loro prima calata sul vuoto. La loro discesa sarà assistita dal fondo da Michela e Vladimiro che, in posizione di sicurezza, tenderanno all'occorrenza la corda per fare "sicura". I ragazzi appena toccano terra liberano la corda dal discensore e si spostano immediatamente dalla verticale del pozzo per evitare eventuale pioggia di pietrisco. Poi, finalmente, possono dare a gran voce la "libera".
Entrati tutti in grotta, andiamo in esplorazione ammirando i diversi speleotemi e, soprattutto, ricercando tra la pietre le ossa concrezionate del fantomatico Roberto.
Burle a parte, la grotta è molto bella e le meravigliose cinque colonne caratterizzano univocamente la sua identità. Dopo aver concluso il servizio fotografico operato da ognuno col proprio smartphone, ci organizziamo per risalire in superficie.
A tal proposito, durante l'armo della grotta sono state predisposte tre corde: quelle disposte ai lati verranno utilizzate dagli stagisti, mentre quella centrale è a disposizione dei compagni CISSA che si stanno già disponendo in diversi punti per assistere i nuovi amici.
I ragazzi che si accingono a risalire, per prima cosa riordinano gli attrezzi togliendo il discensore ed il freno moschettone dal maillon per riporli su un anello di servizio dell'imbrago. Dopo aver agganciato la corda al croll, posizionano la maniglia (assicurata al maillon dalla longe lunga), e la posizionano sulla corda poco più in alto della loro testa. Infine, infilano il piede nella staffa collegata alla maniglia.
A tal punto possono iniziare a risalire alzando ripetutamente e simultaneamente maniglia e piede nella staffa, sollevandosi come se dovessero fare dei gradini. Nel frattempo i compagni CISSA, stando in una posizione di sicurezza, tengono tesa la corda di chi sta salendo in modo da farla scorrere nel croll con facilità.
Giunti al frazionamento, gli stagisti dovranno spostare gli attrezzi sulla corda oltre il nodo. Pertanto, dopo essersi allongiati con la longe corta al moschettone del frazionamento, possono liberare il croll ed agganciarlo alla corda che risale oltre il nodo. Ripetono la stessa operazione per spostare la maniglia, stando attenti a non intrecciare le corde. A questo punto, utilizzando croll e maniglia, risalgono leggermente per sganciare la longe corta, poi riprendono a salire verso il prossimo frazionamento ed infine escono dalla grotta.
I nuovi amici affrontano la risalita con tenacia e spirito positivo, gestendo la fatica ed oltrepassando gli ostacoli. Escono dalla grotta ancora vivi!! ..magari un po' meno grintosi, ma felici e pienamente soddisfatti. Sono le 16:30 e nell'aria par si avverta un po' di fame. Provvidenzialmente, alcuni compagni stanno già arrustigando qualcosina in un prato del boschetto di Monte Onixeddu. Occasione per spuntinare tutti insieme ripensando ai divertenti episodi e brindando con buon vino alla bella giornata trascorsa.
......Segue qualche altra foto.......