Inquinamento in grotta: un attimo di riflessione... (luglio 2025)
Durante un escursione in una rinomata cavità del Comune di Iglesias abbiamo utilizzato delle luci UV per realizzare delle fotografie.
Queste particolari luci riescono ad evidenziare materiale organico, tessuti, plastiche e diversi altri materiali che, illuminati dalle luci UV, divengono fluorescenti.
L'immagine che qui potete osservare è il risultato di una fotografia in "posa B" su una piccola porzione del pavimento argilloso della grotta.
Nell'oscurità dell'immagine brillano pezzetti di materiale organico come piccole porzioni di fogliame provenienti dalla superficie e lo scheletro di un millepiedi (iulidae), ma anche filamenti di tessuti e plastica, tantissima plastica. Questi ultimi difficilmente son caduti nella grotta dall'esterno. Molto più probabile siano la traccia lasciata in decenni di visitazioni da parte di tagliatori, speleo turisti e infine, in minima parte, da speleologi di mezza Sardegna i quali hanno (o dovrebbero avere) una maggiore sensibilità riguardo la prevenzione, la conservazione e la tutela degli ambienti ipogei.
Di fatto però l'immagine ci sorprende: ad occhio nudo nessuno dei presenti avrebbe mai immaginato quanto materiale "inquinante" potesse essere presente nelle grotte e, pur ritenendoci non colpevoli, ci siamo sentiti in parte responsabili.
Quindi, cosa possiamo fare?
Come limitare il danno?
Un Occhio di Riguardo per le Meraviglie Nascoste: Agire Insieme per le Nostre Grotte
La fotografia UV, così rivelatrice, ha messo in luce una realtà che spesso ci sfugge: anche le più piccole tracce che lasciamo possono accumularsi, trasformandosi in un impatto significativo sugli ambienti ipogei, così fragili e preziosi.
Non siamo soli in questa consapevolezza; è un momento di riflessione per tutti noi appassionati e frequentatori di questi luoghi unici. Ma la buona notizia è che siamo già sulla strada giusta, ponendoci le domande importanti. Riconoscere il problema è il primo, fondamentale passo per agire. E fortunatamente, ci sono tante cose che possiamo fare, sia a livello individuale che come comunità, per proteggere e preservare queste meraviglie nascoste per le generazioni future.
Cosa Possiamo Fare Subito: Piccoli Gesti Grande Impatto
Ogni nostra azione, per quanto piccola, può fare la differenza.
Ecco alcune buone pratiche per le prossime escursioni:
* Pianifichiamo con Cura:
Prima di entrare in grotta, facciamo un piccolo controllo. Controlliamo attentamente i nostri vestiti e le attrezzature (corde, zaini, sacche) per assicurarci che non ci siano filamenti sciolti, briciole o detriti. È un po' come prepararsi per un'operazione delicata!
* "Porta Dentro, Porta Fuori":
Rendiamo un'abitudine portare con noi un piccolo sacchetto richiudibile per i nostri rifiuti personali, anche i più impensabili, come un fazzoletto di carta usato o la pellicola di una barretta energetica. Ogni cosa che entra, deve uscire.
* Movimenti Consapevoli:
Cerchiamo di muoverci con delicatezza.
Limitare il contatto inutile con le pareti, il pavimento e le delicate formazioni non solo le protegge da graffi e sporco, ma riduce anche il rilascio di fibre dai nostri indumenti.
* Se Troviamo, Rimuoviamo (con Cautela):
Se durante l'esplorazione ci imbattiamo in un frammento di plastica o un rifiuto evidente e riusciamo a rimuoverlo senza causare alcun danno all'ambiente circostante, facciamolo e portiamolo via. Ma ricordiamo: la prudenza è d'obbligo, mai improvvisare pulizie rischiose.
* Guardando al Futuro: Educare e Sensibilizzare Insieme
Lo spirito di iniziativa è contagioso! Utilizziamo questa esperienza illuminante (letteralmente!) per promuovere un cambiamento duraturo:
* Condividiamo la Conoscenza:
All'interno delle nostre associazioni, parliamone apertamente. Organizziamo serate, proiezioni, e invitiamo esperti per approfondire temi come la fragilità degli ecosistemi ipogei. La conoscenza è la nostra arma più potente.
* Sposiamo un "Codice Etico" Condiviso:
Lavoriamo insieme per definire o integrare delle linee guida chiare e ispirate al rispetto per ogni esplorazione.
Questo include indicazioni sui materiali da preferire, la gestione dei rifiuti e il comportamento generale in grotta. Un codice condiviso ci rende tutti più responsabili.
* Portiamo la Consapevolezza Fuori dalla Grotta:
La nostra esperienza (degli speleo) è incredibilmente potente. Usiamola per creare materiale informativo (foto, video, presentazioni) da condividere non solo tra speleologi, ma anche con le scuole, i gruppi naturalistici e la comunità in generale. Far vedere è un passo enorme per far capire.
* Coinvolgiamo i Giovani, il Nostro Futuro: sensibilizzare le nuove generazioni è fondamentale.
Organizziamo uscite didattiche (sempre nel rispetto delle grotte), spiegando con passione l'importanza di questi ambienti e come le nostre azioni li influenzano. Loro saranno i custodi di domani.
* Collaboriamo per un Impatto Maggiore:
Pensiamo di stringere alleanze con altre associazioni, enti di gestione del territorio o università. Insieme, possiamo lanciare progetti di monitoraggio o persino di pulizia mirata e controllata. La collaborazione amplifica i nostri sforzi.
La nostra fotografia UV non è solo un'immagine; è un invito all'azione.
È un promemoria visivo che ci spinge a essere custodi sempre più attenti e premurosi delle nostre amate grotte.